29 aprile 2012

sintesi

Tremava come una foglia assaporando una boccata d'ossigeno con la chioma animata dalla brezza della sera.

Piantato tutto - non era stata colta - si era imboscata lì e aveva finito per mettervi radici. Ma in tanti, anche nei rami collaterali, vivevano ormai nella sua ombra, come in una cuccagna, e così era sempre al verde.

Eppure, la sua era una scorza ben dura. Aveva retto le legnate del tempo e nonostante la sua età, tradita da tutti quegli anelli, non si era lasciata abbattere.

E continuava a vivere della solare opera dei suoi aghi, Silvana.

26 aprile 2012

mani nei capelli

Un altro taglio era inevitabile: la coda si era ingrossata e non poteva andare così per le lunghe. Aveva pensato di passarla liscia, ma la caduta e la rovina erano proseguite nonostante gli elastici contratti.

Ne aveva viste di tutti colori, dopo le lavate di capo, così si decise per le tinte scure; del resto l'interesse per le more non accennava a scemare.

Poi, prese le misure, decise di verificarne la riuscita con lo specchio della borsa. E si dovette rassegnare alla permanente emergenza della ricrescita.

19 aprile 2012

senza tema

La colonna avanzava sul passo senza curarsi di vedove e orfani: la prima divisione, dopo un periodo al fronte, era lì per capitolare e andava sostituita prima di un nuovo attacco.

Raggiunto il punto, la allinearono a bandiera; ma su quelle coordinate si concentrarono i pezzi, facendola a brani. Con-citazione ovunque. I sergenti, direttamente esposti, riportarono in parte l'ordine.

La subordinazione dei rimessi in riga era a stento mantenuta ma a capo non c'era già più nessuno: tutti quei bei tipi erano già filati dietro le linee.