25 novembre 2007

Partire in terza

Leggete con calma le poche righe che seguono in modo da crearvi un'immagine mentale (abbastanza dettagliata) della situazione descritta...



Si svegliò che era ancora buio. La sua stanza da letto era immersa in un profondo silenzio interrotto solo dallo sporadico e lontano rumore di auto in transito sulla strada. Guardò l’ora: era ancora presto. Decise comunque di alzarsi. Accese la luce sul comodino, si infilò le pantofole, andò in bagno e si lavò con calma. Poi si vestì con cura e si preparò una frugale colazione con in sottofondo le notizie del primo giornale radio della mattina. Spense la radio, spense le luci ed uscì di casa mentre l’alba iniziava ad illuminare il cielo terso.




Ora, senza rileggere il testo e basandovi solo sull'immagine mentale che vi siete raffigurati, provate a rispondere a queste domande (magari per iscritto in un commento a questo post e con una breve motivazione):


  1. Come sono la stanza ed il letto?
  2. In che stagione è ambientata la scena descritta?
  3. Qual è l'eta' del soggetto?
  4. Qual è il suo lavoro o la sua occupazione?
  5. Sesso del soggetto?




Se ora rileggete il brano, potete constatare che è volutamente ambiguo proprio sui punti su cui insistono le varie domande. In particolare, l'uso della terza persona permette di non indicare mai se il soggetto sia un uomo o una donna.

Si tratta di un piccolo brano che ho preparato anni fa per cercare di evidenziare come l'immaginazione e la fantasia dei lettori colmino i buchi della narrazione.

1 commento:

Hanna ha detto...

Originale veramente e molto interessante! Provo a rispondere:

Maschio (non riordina la stanza da letto) età 40-45 (pantofole e ascolta le notizie alla "radio")
stagione estiva (perchè preferisce alzarsi nonostante l'ora ,magari a causa del caldo, mentre in inverno si ha la tendenza a stare sotto le coperte).
Lavora in fabbrica.
Aggiungo ambientazione storica anni'50.