13 giugno 2011

fra cristoforo

Carattere spavaldo senza tema di sbagliare, si scontrò con un suo pari o forse no. Un diverbio tra le righe, ma era questione di forma e titoli e non si poteva lasciar correre.

Il polso si mosse rapido in un gesto meccanico, la punta toccò la bianca carne andando a segno, schizzò del sangue blu e qualcuno ci lasciò le penne.

La gravità del fatto richiedeva l'asilo: ma lì in chiostro il suo tragico sbaglio scopriva tutto a un tratto. Data la parola, a testa china, non poté che accettare gli umili voti che quella macchia rammendavano.

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